In una tipica casa italiana le cose preziose non si tengono nella cassaforte, ma ben disposte su scaffalature di legno, chiusi in barattoli o nascosti nelle cantine; La preziosa Dispensa Italiana.
Si usa dire che i soldi vanno e vengono, ma la fame resta; questo non succede di sicuro in Italia, dove di fame non si muore, infatti ad ogni stagione si susseguono tradizioni più o meno antiche e a scadenza precisa le cantine di casa si trasformano in laboratori gastronomici dove si cuoce, si impasta e si imbarattola in modo che per le successive mensilità la famiglia sia a posto.
A seguire alcune delle più note e non preparazioni casalinghe stagionali nazionali e in particolare della regione Emilia-Romagna:
Maiale – per iniziare bene l’anno la prima tradizione da rispettare è la produzione del salame che trova in Gennaio il giusto clima e tasso di umidità che servono per iniziare la stagionatura di uno dei più famosi e amati prodotti della nostra cucina.
Nocino – la produzione di questo liquore tradizionale emiliano dimostra alla perfezione quello che qui è uno stile di vita accurato, ovvero che non si butta via niente e anche da prodotti che sembrano di scarto può venirne fuori qualcosa di buono; il Nocino viene prodotto infatti dal mallo delle noci le quali vengono raccolte nel mese di Giugno.
Salsa di Pomodoro – questa rivoluzionaria scoperta che ha permesso di consumare il pomodoro nei piatti più amati da tutti, come pizza e pasta, è un rito che coinvolge tutta la famiglia, il periodo è quello di Settembre dove i pomodori sono pronti per la grande trasformazione.
Zucca e Fichi – nello stesso periodo vengono pronti due tra gli ingredienti più amati soprattutto per le combinazioni con altri protagonisti della cucina emiliana, che siano freschi o trasformati in creme, confetture e ripieni, zucca e fichi troveranno ampio spazio sulle tavole e andranno a braccetto con prosciutto crudo, parmigiano reggiano ed aceto balsamico.
Limone – è dagli inizi del Novecento che da questo agrume si ottiene uno dei più famosi liquori al mondo, il Sig. Limoncello che è diventato il perfetto digestivo dei i pranzi più impegnativi.
Uva – partendo dalla metà di Agosto fino ad Ottobre l’uva la fa da padrone negli impegni quotidiani dei contadini, oltre al buon vino che sarà pronto solo dopo 1 anno di attesa, con il mosto prodotto dall’uva è possibile ottenere altri prodotti, ad esempio il sugo d’uva, un dolce povero della nostra tradizione che allo stesso tempo con la sua semplicità rende felici numerosi ex bimbi golosi.
Aceto balsamico DOP – per uno dei più pregiati prodotti che compongono il repertorio culinario italiano, il rincalzo con nuovo mosto cotto avverrà a vendemmia finita per dare continuità al lavoro lento delle batterie.
Parmigiano Reggiano – il Re dei formaggi ha personalità diverse, si produce tutto l’anno ma a seconda delle stagione e del foraggio a disposizione degli animali, si otterrà un latte diverso e di conseguenza un formaggio diverso, ma sempre eccellente.
A contorno di tutto questo durante i mesi ci sarà il momento delle marmellate, delle composte, di salumi e formaggi dalle diverse forme e sapori, quello che invece non ci sarà è un momento di pausa per riposarsi e recuperare le energie.
In Italia sono più di 87.000 gli operatori certificati nel settore agroalimentare di qualità e tutti hanno un unico obbiettivo, produrre eccellenze italiane che possiamo consumare in compagnia della famiglia e degli amici, perché è vero che mangiare bene è importante, ma farlo con la compagnia giusta è ancora meglio.