INTIMITA’ AI TEMPI DEL COVID

Il contatto umano ci manca solo quando ci viene impedito, come ai bimbi quando gli si vieta di mangiare caramelle e questo diventa l’unico pensiero.

L’intimità non è solo legata alla camera da letto, ma raccoglie tutti quei momenti dove solo 2 persone sono coinvolte e se c’è sintonia non serve dire una parola per capire le intenzioni dell’altro; questo succede anche con gli amici, quelli che sanno cose di te che è meglio non raccontare.

Oggi tutto avviene online, ma l’unica cosa che non si potrà mai sostituire con la tecnologia è proprio l’intimità: uno sguardo di complicità, una carezza di protezione, sentire il profumo della pelle altrui, dare il 5 all’amico oppure una sana pacca sulle spalle in stile Canavacciuolo.

Proprio ieri guardavo una vecchia puntata di Camionisti in Trattoria Rubio e lo Zingaro e mentre i miei occhi guardavano scene che riconoscevano, la mia mente osservava quanti gesti forse non si potranno più fare, come un oste che da 40 anni accoglie e assolve camionisti con abbracci e carezze.

Di certo qualcosa è cambiato, ma non dobbiamo vivere nella paura di un abbraccio o di un bacio, dobbiamo riscoprire il dono del buon senso e mettere in pratica quei consigli materni che ci stressavano tante erano le volte che ci venivano ripetuti.

Spero che questo periodo abbia insegnato ai solitari che un contatto umano ogni tanto ti può salvare la giornata ed invece, a chi non riesce a stare da solo, abbia dato tempo per mettersi in gioco con sé stesso.

COME SCEGLIERE IL CIBO ITALIANO

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Quando si è in vacanza in Italia forse l’unico problema che non si avrà è sapere cosa mangiare, ma anche se esperti dei cibi italiani, non si dovrà mai abbassare la guardia ed evitare prodotti di scarsa qualità, fate attenzione a cosa mangiate durante tutti i pasti tipici che scandiscono le giornate delle vostre vacanze, dalla colazione allo spuntino di mezzanotte.

Come per i vini anche i cibi italiani formano un panorama culinario tra i più ricchi e diversificati e sono sottoposti a rigidi controlli che tutelano la loro qualità e difendono con onore quello che rappresentano in Italia e nel mondo.

Non a caso i prodotti italiani sono tra i più imitati negli altri paesi e anche se la cosa potrebbe sembrare lusinghiera, invece rischia di compromettere secoli di tecniche produttive e affinate tradizioni sottoposte a continui controlli e migliorie; inoltre crea falsi miti e sapori che sono ben lontani da quelli originali e rischiano così di deludere le aspettative del visitatore.

In questo immenso panorama culinario italiano c’è una lista che raccoglie le seguenti categorie: carni fresche e prodotti a base di carne, pesci, molluschi, crostacei freschi, ortofrutticoli e cereali, oli e grassi, formaggi, olio essenziale, prodotti di panetteria e pasticceria, cioccolato e suoi derivati, spezie e altri prodotti come l’aceto balsamico; questa lista nel 2019 è arrivata a contare 299 prodotti tra DOP e IGP.

  • DOP (Denominazione di Origine Protetta) – è il marchio di tutela dato dall’Unione Europea a tutti quei prodotti le cui caratteristiche dipendono dal territorio in cui vengono prodotti, come il clima, ma anche le tecniche di produzione che assieme danno un prodotto finale unico nel suo genere;
  • IGP (Indicazione Geografica protetta) – è il marchio dato a quei prodotti le cui caratteristiche e reputazione dipendono da una zona geografica specifica e quindi solo in quella zona sarà possibile produrre e trasformare il prodotto.

Una lista così ricca di prodotti riconosciuti per la loro qualità ed unicità permette a chi trascorre una vacanza in Italia di far vivere ai propri 5 sensi una magnifica esperienza da ricordare anche una volta tornati a casa; l’unico ostacolo è, come accennato prima, di assaporare cibi che in altri paesi trovate come mere imitazioni e che di conseguenza non rispettano il gusto autentico del prodotto originale; ecco quindi l’importanza di selezionare accuratamente ogni prodotto che acquistate e controllare che siano indicate le sigle che certificano la provenienza delle materie prime e dove sia stato prodotto quello che acquistate, ne varrà della soddisfazione del vostro palato.

Ecco qualche suggerimento su dove comprare prodotti autentici e di alta qualità durante le vostre vacanze italiane: le botteghe storiche ancora attive nei centri storici e i negozi che vendono prodotti freschi sono certamente i luoghi dove poter acquistare con certezza prodotti tradizionali, certificati e provenienti da piccoli artigiani, il classico supermercato avrà scelte più ampie di prodotti ritenuti però commerciali e prodotti su larga scala, non dimenticatevi mai che la qualità non è direttamente proporzionale con la quantità.

Dove consiglio la miglior esperienza d’acquisto è direttamente dai produttori e negli ultimi anni l’Italia ha incrementato notevolmente le aziende agricole che hanno aperto le proprie porte anche ai visitatori di passaggio, ospitandoli con visite guidate e degustazioni; questo tipo di esperienza è estremamente mirata è ruoterà attorno ad un unico prodotto, ma vi permetterà di vedere tutta la filiera produttiva del vostro formaggio preferito ad esempio e di assaggiarne un pezzo appena tagliato dalla forma.

Ovviamente il discorso dell’acquisto mirato si deve estendere anche quando decidete dove mangiare e qui entrano in gioco social e app con numerosi consigli da dispensare, ma uno in particolare sempre molto attuale e valido è che si mangia bene dove si fermano i lavoratori, perché ricordatelo sempre, chi lavora sodo a tavola vuole trattarsi bene.

TUTTE LE DENOMINAZIONI DEL VINO

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Il mondo vinicolo italiano è molto ampio e le tradizioni da conoscere sono numerose, chi non si sente un esperto di vino, ma vuole comunque conoscere il panorama dei prodotti vinicoli italiani, ecco di seguito una breve spiegazione per capire meglio cosa degustare durante le vostre vacanze ed andare a colpo sicuro.

Partiamo col capire cosa sono le sigle che troviamo sulle etichette delle cantine italiane:

  • DOP (Denominazione di Origine Protetta) – è il marchio di tutela dato dall’Unione Europea a tutti quei prodotti le cui caratteristiche dipendono dal territorio in cui vengono prodotti, come il clima, ma anche le tecniche di produzione che assieme danno un prodotto finale unico nel suo genere;
  • DOC (Denominazione di Origine Controllata) – con questa sigla viene certificata la zona geografica d’origine di quel determinato vino, di conseguenza indica le uve utilizzate per la produzione di quel vino;
  • IGP (Indicazione Geografica protetta) – è il marchio dato a quei prodotti le cui caratteristiche e reputazione dipendono da una zona geografica specifica e quindi solo in quella zona sarà possibile produrre e trasformare il prodotto.

L’ultimo elenco aggiornato rivela che in Italia ci sono 405 vini a marchio DOP e 118 a marchio IGP, chiaramente non vi basterà un’unica vacanza per assaggiarli tutti, ma potete consultare tutti i nominativi sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/395

Queste denominazioni permettono una migliore regolamentazione del mercato agricolo e una maggior tutela per i consumatori e anche grazie ai disciplinari, che documentano le caratteristiche e le procedure produttive corrette, possiamo gustare con sicurezza i prodotti che tanto amiamo.

I primi vini che ricevono il marchio DOC nel 1966 sono la Vernaccia di San Gimignano, il Brunello di Montalcino e il Vino Nobile di Montepulciano.

Passiamo ad elencare alcune enoteche in Italia dove potrete trovare un’ottima selezione di vini di tutte le regioni italiane concentrate in un unico luogo:

  • A Roma segnatevi una visita all’Enoteca Cavour 313 considerata tra le migliori enoteche della capitale, dalla sua fondazione nel 1935 si è evoluta ed è diventato un luogo dove trovare una selezione di oltre 1000 bottiglie, soprattutto italiane, ma anche francesi e spagnole https://cavour313.it/en/story/
  • A Bologna troverete la Cantina Bentivoglio che oltre ad una curata selezione di 500 etichette italiane ed internazionali, vi propone serate live con concerti jazz https://www.cantinabentivoglio.it/en/
  • Il brand ‘SignorVino’ apre nel 2012 e oggi conta 16 negozi che vanno da Milano a Firenze ed offrono una selezione di soli vini italiani con più di 1500 etichette abbinabili con cibi tradizionali e locali https://www.signorvino.com/en

Per chi volesse provare esperienze mirate, allora sarà necessario intraprendere un viaggio tra le colline e i vigneti più attrezzati per osservare i processi produttivi e fare degustazioni genuine, ecco alcune aziende vinicole:

  • La zona chiamata ‘Franciacorta’ si trova in Lombardia e non è troppo estesa, ma troverete numerose cantine pronte ad accogliervi con i loro prodotti classici Satèn e Rosé.
  • Per chi ama la natura e le lunghe passeggiate, ma non vuole rinunciare ad un buon bicchiere di vino, allora scoprite le zone di Trento e il loro prodotto di punta il Trento DOC.
  • Oltrepò pavese è la denominazione riservata esclusivamente ai vini prodotti nella provincia di Pavia a sud del fiume Po e vi aspetta con ben 41 tipologie diverse di vino,
  • A Firenze nel 1282 nasce la corporazione dell’arte dei vinattieri e tra le zone più conosciute ricordiamo Chianti, Montalcino, Montepulciano e uno tra i più pregiati il Sassicaia nella zona del Bolgheri.

Questi sono solo alcuni dei più rinomati vini che potrete trovare nelle nostre regioni, ma vi invitiamo a scoprire tutte le regioni italiane e vivere la vostra vacanza a suon di brindisi.

EMILIA ROMAGNA: LA TERRA DELL’ORO

Oro

Chi identifica il valore delle cose?

Non voglio psicanalizzare nessuno, lascio questo arduo compito a chi si specializza in psicanalisi, volendo però fare una riflessione spicciola, il valore alle cose lo diamo unicamente noi; mia nonna usava dirmi che io valessi tutti i soldi del paese e questa era chiaramente la sua personale valutazione, ma se ci pensate bene ci sono molte cose prima degli oggetti preziosi ad avere valore.

Nella scoperta dell’Emilia Romagna ci sono storie che parlano di Oro che si trova in forme diverse e che non centrano nulla con il metallo delle parure nascoste negli armadi dei nostri antenati; qui l’Oro può essere Nero o Bianco, ecco perché….

Una delle tradizioni che si sviluppa solo in territorio d’Emilia e più in specifico Modena e Reggio Emilia, vede la produzione di uno dei più preziosi condimenti al mondo, tanto da essere considerato Oro nero, avete già capito parliamo di Aceto Balsamico Tradizionale!

Balsamico

Ma perché un condimento dovrebbe essere paragonato all’oro?

Dovete andare oltre il mero valore dei carati e capire che dentro ad una tradizione secolare c’è il valore del segreto tramandato di famiglia in famiglia, la selezione ed il lavoro del legno, la pazienza del tempo e la cura di ogni dettaglio che si rivela solo nel momento in cui una goccia incontra il nostro palato ed esalta la nostra salivazione lasciandoci estasiati e l’unica cosa che possiamo fare è goderci quell’istante e ringraziare del privilegio concessoci, solo in quel momento capirete il valore dell’Oro nero, quando chiuderete gli occhi e i vostri sensi saranno appagati.

Spostandoci lungo la costa adriatica invece incontriamo la storia dell’Oro bianco per il quale sono state fatte battaglie e che in molti hanno voluto controllare, il Sale!

Saline

In epoca romana infatti il sale era il mezzo di pagamento dei soldati, ecco quindi spiegata l’origine della parola Salario, prima ancora di essere considerato l’alimento che oggi compriamo per pochi centesimi al supermercato, era ciò che conservava il cibo e per questo porta con sé storie di combattimenti per il suo controllo, chi ne possedeva di più era più ricco e le Saline di Cervia sono state motivo di screzi tra la terra di Romagna e la Serenissima che aveva capito molto bene il suo valore e sapeva che chi controllava il sale aveva la moneta di scambio più preziosa, anche Dante aveva provato a mediare questa sfida, ma per chi si ricorda la storia, non finì bene.

A voler essere romantici e usare la libertà letteraria si potrebbe dire che qui abbiamo anche l’Oro giallo, quel giallo di tuorlo che ci dona la sfoglia con la quale prepariamo i piatti della miglior cucina del mondo e qui non c’è divisione, nelle cucine di Emilia e Romagna sapienti Rasdore lavorano a mano l’impasto che si trasformerà in Tagliatelle, Tortelli, Ravioli, Cappelletti, Tortellini, Lasagne e tante altre tradizioni che valorizzano la tavola assieme ad amici e famiglie che sono il vero Oro della nostra vita.

Per chi a questo punto è curioso o gli è semplicemente venuta fame, ha comunque un motivo per venire in terra d’Emilia Romagna e concedersi di assaggiare il nostro Oro.

PERCHE’ SOLO BUONI PROPOSITI?

New Year

Altro giro altra corsa, un nuovo anno è cominciato e per la specie alla quale apparteniamo questo rappresenta un giro di boa che ci permette di azzerare in un qualche modo errori e capricci che hanno sporcato l’anno precedente, ma quanto senso ha promettersi di rispettare dei buoni propositi se non se ne ha la volontà?

Le cose che ci si impegna a rispettare sono quasi sempre le stesse: dimagrire, avere una vita più sana, volersi più bene etc….. perché per una volta non proviamo a pensare a dei propositi meno candidi e utopistici e a cose più concrete.

Ad esempio pensate ad impegnarvi per raggiungere un risultato professionale che faccia impazzire di invidia la collega perfida che è sempre pronta a punzecchiarvi, oppure accettate quella sfida che deve avere il semplice fine di dimostrare a voi stessi che avete carattere e volontà di arrivare in fondo alle cose, senza dimostrare nulla alle altre persone.

Non smetterò mai di professare un semplice concetto necessario a sopravvivere in una società fatta di maschere, siate autentici e non mischiatevi a persone che non sanno combattere ad armi scoperte, tutto torna e tutto viene svelato alla fine.

Quindi se proprio volete fare una lista di buoni propositi per questo 2020 appena cominciato, provate con questi punti:

  • Mi riprometto di usare sempre il libero pensiero e non schematizzarmi in preconcetti
  • Voglio essere onesto con chi occupa la maggior parte della mia vita e rendermi in questo modo difficile da battere, perché nulla batte onestà e trasparenza
  • Non voglio fare finta di essere chi o cosa non sono, ma posso sempre migliorare me stesso
  • Non restare troppo tempo senza ascoltare musica, è la miglior medicina contro chi non sogna e cerca di raggrinzire le nostre fantasie
  • Appoggiate le idee degli amici e non distruggete mai i loro piani, dovete essere il loro supporto sia nel successo che nel fallimento
  • Per finire, amate la vostra vita e non sprecatela a fare cose che non apprezzate è il peggior modo di buttare via il vostro tempo

Cosa realmente verrà rispettato in questo nuovo vortice di date che passano alla velocità della luce non saprei dirlo con sincerità, ma solo il fatto di provarci è segno che vogliamo dare un senso alla nostra vita e non vogliamo farcela scappare dalle mani mese dopo mese.

Da Dreaming Emilia Romagna un tosto 2020!