L’Emilia Romagna vanta una lista numerosa di personalità che hanno contribuito in modo straordinario al mondo intero e quando scopri che alcuni di loro sono nati a pochi km dal tuo piccolo paese di campagna è di certo un fattore di orgoglio; oggi scopriamo il Girone degli artisti dell’Emilia Romagna che hanno dato una luce nuova al mondo artistico.
Nel campo della musica i primi che solitamente si ricordano sono Giuseppe Verdi Info eventi e Luciano Pavarotti Info casa museo la cui grandezza non viene scalfita e sembra invece che il tempo mantenga la stessa magia che nell’ascoltare opere verdiane o il Nessun dorma anche 100 volte di fila, si abbia la pelle d’oca sempre e comunque.
Rimaniamo per un momento in Emilia, in specifico nella provincia di Parma, perché voglio citare due artisti dall’altissimo calibro che hanno saputo far parlare di loro in tutto il mondo; il primo è il direttore d’orchestra Arturo Toscanini, uomo sempre pronto con la bacchetta in mano sia per dirigere la sinfonia perfetta, ma anche per mettere in riga chi stonava, non ha mai permesso a nessuno di calpestare la sua opinione, è stato il primo direttore d’orchestra a diventare una stella di successo nel mondo dei mass media per aver diretto la NBC Symphony Orchestra di New York, attraverso la sua musica si è battuto contro fascismo e nazismo e questo attirando il rispetto di personaggi dal calibro di Albert Einstein. Info museo Toscanini
Un altro personaggio del mondo della scrittura, molto influente durante il XX secolo fu Giovannino Guareschi che diventa uno degli scrittori italiani più venduti nel mondo, nonché lo scrittore italiano più tradotto in assoluto; il frutto della sua penna più conosciuto è senza dubbio Don Camillo e Peppone che attraverso i suoi film racconta lo spaccato di un paesello della bassa padana durante tempi dove molte ideologie nascevano e tutti volevano avere ragione, ma alla fine chi vinceva erano il buon senso nonché l’amicizia che a volte ha bisogno di avere un antagonista per sopravvivere; Guareschi ha anche diretto assieme ad un altro grande di queste terra, Pier Paolo Pasolini, il documentario ‘La rabbia’ dove i due danno la loro personale interpretazione di quello che stava succedendo nel mondo. Info
Proseguiamo con due artisti dal genio quasi surreale della provincia di Reggio Emilia, che il mondo hanno deciso di guardarlo a loro modo.
Cesare Zavattini è stato teorico e figura rilevante del Neorealismo italiano, collabora con Vittorio de Sica a numerosi film che hanno segnato un genere del mondo cinematografico che mostrava l’Italia per quello che era, fra il grottesco e la sopravvivenza, si ritrova a vivere il mondo con compagni del calibro di Bartolucci il poeta, altro grandissimo emiliano, e Chaplin che affascina Zavattini con il suo immaginario unico e che ancora oggi sa descrivere un mondo alienato facendoci sorridere, ha contribuito quando nasceva l’editoria italiana da Bompiani a Rizzoli, infine Zavattini ha collaborato nella Cuba post-rivoluzionaria per la nascita del nuovo cinema nazionale. Info
Chi attraverso una visione decisamente personale ha contribuito nel mondo dell’arte è Antonio Ligabue coi suoi quadri di stampo Naif sì parla ancora di lui e di quell’eccentricità che spesso lo ha affiancato al tema della Follia, ma di matti ne incontrerete parecchi da queste parti e non perché loro hanno deciso di esserlo, ma perché la vita è bizzarra e ognuno di noi decide come affrontarla e con quale stile guardare il mondo.Info museo Ligabue
Il Bertolucci accennato prima si divide in due figure, il poeta Attilio nonché traduttore all’inizio dello scorso secolo e grande intellettuale, poi il figlio e regista Bernardo che con film come ‘Novecento’ e ‘Ultimo tango a Parigi’ contribuisce al mondo del cinema con una potenza realista e al limite della censura, forse perché osare era l’unica chiave per aprire quelle porte chiuse dal bigottismo.
Se parliamo di artisti bolognesi doveroso è parlare di Pier Paolo Pasolini che è stato tutto quello che il mondo della cultura può concepire e ha lasciato significative testimonianze della sua opinione attraverso film, dipinti, interviste ed articoli.
In quel di Ferrara si ricorda di un altro regista, Michelangelo Antonioni, che dei suoi film ha fatto strumento per ribellarsi al consumismo e alla borghesia, benché lui stesso fosse di estrazione borghese.
Passiamo in terra romagnola con Antonio (Tonino) Guerra che è stato poeta, scrittore e sceneggiatore italiano, la sua vita come quella di tanti altri viene segnata dalla guerra che lo porta in un campo d’internamento in Germania e assieme ad altri romagnoli capisce il senso di scrivere in dialetto per far ricordare casa a chi si era trovato ad abbandonarla forzatamente, il suo paese Santarcangelo di Romagna ha aperto un museo per celebrarlo. Info museo
Se dici Rimini dici Fellini, uno dei registi più influenti del settore cinematografico in Italia e all’estero, ha saputo interpretare il suo mondo e donarcelo attraverso le sue pellicole che solevano raccontare di storie vere e vissute in prima persona con quel tocco di crudele realtà e magica fantasia.
L’anno 2020 sarà il centenario della nascita di Fellini e molte saranno le manifestazioni in suo ricordo. 100 anni di Fellini
Tutti gli artisti citati hanno avuto un dono e la generosità di volerlo condividere con il resto di noi, si sono messi in gioco attraverso una visione testarda come solo la terra Emilia Romagna può essere, una terra che per posizione geografica si è sempre trovata in mezzo allo scambio di cose ed idee e tutta questa ricchezza si è trasformata in poesia, musica, pittura, opera, film, è stata voce lirica e pensiero potente, una battuta ben recitata ed un sottofondo da brividi.